Chi sono
Dove sei nata?
A Roma. E qui ho vissuto in prevalenza, ma anche un po' a Londra. Mia madre è inglese e ho avuto la fortuna di viaggiare molto fin da piccola e di conoscere bene anche la realtà oltre la Manica.
Dalla tua terra che cosa hai preso?
Un po' di accento romano, che cerco di mascherare, ma che nei momenti cruciali si riaffaccia sempre nonostante gli studi di dizione in Accademia! Ma dalla mia terra direi che ho preso quasi tutto: non vorrei mai vivere in un altro Paese.
Com'è il tuo contatto con la gente?
Dipende da come mi sveglio! Un po' come tutti...
Il tuo maggior pregio?
L'approfondimento di ogni cosa a cui mi dedico.
Il peggior difetto?
Arrossisco se mi osservano troppo intensamente.
Leggi il tuo oroscopo? Di che segno sei?
Ebbene si, lo leggo. Sono dei Gemelli: prediligo il pianeta di Mercurio, preferibilmente unito a Venere...
Tre aggettivi per definire il tuo carattere.
Estroversa, tenace e un po' rompico...ni!
Che tipo di musica preferisci?
Fino a ieri Chopin, ma ultimamente ho scoperto Listz e sono rimasta affascinata dal suo mondo visionario. Ma ascolto non solo musica classica, in macchina ho Amy Winehouse.
Ti senti "famosa"?
Solo un pochino. In realtà "essere famosi" non so che cosa voglia dire.
Hai mai ricevuto una "proposta indecente"?
Diciamo che indecenti erano i pretendenti!
L'attrice che è il tuo modello.
Jeanne Moreau. Ma anche Juliette Binoche, Cate Blanchett, Judi Dench.
Hai all'attivo studi intensi di danzatrice classica: in che modo ti aiutano sulla scena?
La fisicità di un attore è molto importante e se conosci bene il tuo corpo puoi inventare una camminata diversa, un diverso modo di sederti, di muoverti, di correre, a seconda del personaggio che impersoni. La danza è disciplina, come il teatro.
Hai mai recitato la parte di una ballerina?
No, ho recitato la parte di un'insegnante di danza nel film di John Irving.
Hai anche studiato al Conservatorio, e a chi ti domanda "Che cosa vorresti fare da grande?" rispondi "La pianista!".
La musica è stata per me una delle cose più importanti. Per esempio adoro i dialetti e mi piace recitare in dialetto: credo che questo mi derivi dagli studi di musica. Ma tutto il mondo dei suoni mi emoziona e mi incuriosisce: ti porta a riconoscere i ritmi, e nella recitazione i tempi sono fondamentali.
Sul grande schermo hai interpretato la parte di una pianista, in "Ti ho cercata in tutti i necrologi".
Era un personaggio che viveva in grande solitudine e suonava per esprimere con la musica un mondo interiore piuttosto tormentato.
Preferisci recitare per il cinema o per la televisione?
Il cinema ha altri tempi e una magia completamente diversa, ma credo che si impari molto facendo televisione.
Ti hanno diretta registi importanti: che cosa ti hanno insegnato?
Maselli, Emmer, Leo de Berardinis, Giannini...Ho avuto la fortuna di lavorare con dei maestri: mi hanno insegnato tantissimo sul cinema e sul teatro. Quello che un maestro ti può dare è la conoscenza di te stesso come attore, comunicarti un lato della tua espressività che nemmeno tu conosci.
Tra gli attori con cui hai recitato, chi ricordi in modo particolare?
Ho lavorato con attori bravissimi: il cast di "Distretto di Polizia", Leo de Berardinis, Giovanni Ribisi, Murray Abraham, Giancarlo Giannini. Li ho guardati lavorare a lungo, cercando di prendere qualcosa da tutti: ma poi alla fine la migliore maestra è la vita quotidiana e il contatto con la gente, con i suoi problemi. Solo l'osservazione diretta delle persone che ti circondano permette di dare verità a un personaggio...
Hai recitato in fiction in cui si parla di giustizia in Italia: l'attore può avere un ruolo politico?
Ogni personaggio che si interpreta esprime un messaggio politico.
La tua massima ambizione artistica.
Recitare ruoli sempre diversi.
A una ragazza che volesse intraprendere la tua carriera, che cosa suggeriresti?
Di studiare, studiare, studiare...
Gli articoli
6.9.2013
Ti ho cercata in tutti i necrologi
Il ritorno alla regia di Giancarlo Giannini dopo venticinque anni da TernoSecco, con Ti ho cercata in tutti i necrologi, ha qualcosa di veramente sorprendente e coraggioso, ma soprattutto è un [...]